venerdì 7 novembre 2008

I want to go on a mountain-top with a radio and good batteries and play a joyous tune

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Vi presento Mount Cook, che con i suoi 3755 metri, si dice sia la più alta vetta dell'emisfero australe.
Questo monte è molto più di un semplice monte.
Per i Maori è terra sacra; persino le acque che si sciolgono dai sui ghiacciai sono sacre e in occasioni speciali, i Maori ne raccolgono piccole quantità che poi vengono trasportate in tutto il paese per l'uso in cerimonie sacre.
Il popolo Maori non può scalare il Mount Cook, dato che, secondo la loro tradizione, stare sulla cima del monte in qualche modo denigra il suo essere divino.
Anche la leggenda Maori che spiega la creazione del Mount Cook è molto carina:

nel tempo primordiale, la Nuova Zelanda non esisteva. Raki (il padre celeste) sposò Papa-tùà-nuku (la madre terra). Dopo il matrimonio, i figli celesti di Raki (avuti da una precedente unione) scesero sulla terra con una canoa (wako) per onorare la nuova moglie del padre. Dopo gli onori, non riuscirono più a trovare la terraferma, così decisero di tornare nella loro casa celeste. Qualcosa però non funzionò e la canoa si rovesciò in mare, trasformandosi in pietra e terra. I Maori credono che proprio questa canoa abbia dato origine all'isola del sud, che viene infatti da loro anche chiamata Te Wako (canoa, appunto). I figli celesti di Raki salirono sulla parte più alta della canoa e furono infine tramutati in pietra: il maggiore dei fratelli, Aoraki, divenne il Mount Cook e i suoi fratelli le montagne accanto (Mount Dampier e Mount Tasman). In effetti ancora oggi il Mount Cook é conosciuto come Aoraki e io preferisco chiamarlo così, in onore delle origini di questa terra.
E in effetti Aoraki incute soggezione e affascina allo stesso tempo, possiede una sorta di energia inspiegabile.
Ed è terribilmente prima donna.
Infatti è circondato normalmente da numerose nubi o una sorta di foschia (come potete vedere in foto)

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E come un grande capo decide lui quando mostrarsi.
Non c'è santo che tenga.
Infatti quello sopra la mia testa è proprio lui, Aoraki, che ha deciso di mostrarsi (anche perchè se non lo faceva rischiava grosso dato che mi sono fatta 7 km a piedi per andargli il più vicino possibile)

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(e comunque ascoltare l'intero homogenic in cuffia,guardando questo paesaggio montano, non ha prezzo)

5 commenti:

vivien ha detto...

Che bello Aoraki! :)

Anonimo ha detto...

Hai una bellissima espressione in visita presso Aoraki.

Anche se con il Mio cappello da Talebana saresti certo stata più divistica :-p

Mi colpisce lo sfondo subito dietro di te, tra il lunare ed il vulcanico.

L'Australia, nonostante i tanti tentatii di assedio, che si evincono già dalla bandiera, sembra rimanere molto legata alla sua verginità, che esibisce, a dispetto di qualunque Commonwealth.

Silvia ha detto...

cristian... sono in nuova zelanda!!!
se dai degli australiani ai kiwi si offendono tantissimo (e viceversa).
:)

daba ha detto...

(^ahahah...)

quella foto è davvero bella :'(

non che le altre siano da meno, con quei colori

la vista da casetta tua è insopportabile, infatti starei sempre sull'uscio a rimirare..

e in montagna che si magna? :ehmehm:

Anonimo ha detto...

E' colpa delle bandiere :-p E del TOTD.