venerdì 14 novembre 2008

What the spirit seeks, the mind will follow

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Il Doubtul Sound (che vedete in foto), deve il suo nome al Capitano Cook, che, nel 1770, lo scoprì e, involontariamente, gli diede il nome: osservandolo dal mare preferì, infatti, non avventurarsi al suo interno, dichiarandosi dubbioso (doubtful) sulla possibilità che i venti all'interno del fiordo potessero poi spingere la nave nuovamente in mare aperto.
Il Doubtful Sound è il secondo fiordo più grande della regione del Fiordland (il Parco Nazionale più grande della Nuova Zelanda).
Per arrivarci, bisogna attraversare il lago Manapouri e già solo la visione di questo, basterebbe al mio cuore

per la bellezza e la pace che traspare dalle sue acque (che immagino gelide, ma non troppo) e dai monti che si ergono imponenti dalle sue rive.

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Dopo la traversata, un breve tratto in autobus, lungo la strada più cara del mondo (5 dollari ogni 2 cm), che attraversa un incredibile foresta piena di felci, per superare il Wilmot Pass e, finalmente, si è sul catamarano, su cui si attraversa tutto il Doubtful Sound.

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Mentre navighi nel Doubtful Sound, tutto ti sembra terribilmente piccolo e distante.
Di fronte a questa meraviglia della natura, nulla è più importante. Anche la tua stessa vita, che fino a un momento prima sembrava al centro dell'universo, sembra una tremenda cazzata.
Allo stesso tempo, il solo guardar scorrere il paesaggio, ti dona un senso di pace che quasi ti commuove (anche senza il quasi, vi dirò), come se “there was nothing to fear nothing to doubt” (per dirla con parole in prestito).

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Passando ad argomenti più terreni, il Doubtful è anche habitat naturale perfetto per le foche

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il cui scopo principale, durante il giorno, è dormire e rilassarsi sugli scogli (bella vita!), cibandosi di notte.
Nel Doubtful, abbiamo visto anche i delfini, ma soprattutto il rarissimo Fiordland Crested Penguin, pinguino caratterizzato da una cresta gialla attorno agli occhi (che mi ha detto di salutargli un suo amico modenese , :P)

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(il pinguino è al centro, lo vedete meglio zoomando)

ma mica è finita qui.
Dopo che sei quasi stordito dalla potenza della natura, ecco che decidono di ricordarti che anche l'intelligenza e la bravura umana non è da meno e ti portano, attraverso un tunnel di due km letteralmente scavato nel granito della montagna, fino alla Manapouri Power Station. Quest centrale idroelettrica si trova 176 metri sotto il livello del lago Manapouri, di cui sfrutta le acque (500 metri cubi ogni secondo-abbastanza per riempire 80 piscine olimpiche in un minuto) per generare corrente elettrica. I lavori, iniziati nel 1963, furono completati solo nel 1971.
Il 22 ottobre 1962, il Ministro della Giustizia fu invitato nel tunnel per azionare la simbolica ultima “botta” di dinamite per ultimare il tunnel...
Ebbene, la dinamite usata, evidentemente, era un po' troppa, perchè, questo fu l'esilarante risultato

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nell'occasione, nessuno si fece male (mentre durante gli scavi, a causa delle condizioni di lavoro, a dir poco proibitive e pericolose, morirono 12 operai che sono ricordati all'interno del tunnel).

Domani, non so ancora che farò, ma mi godrò Te Anau, che mi pare, al momento un luogo ideale (nè troppo piccolo, nè troppo grande) e pieno di cose da fare, ma anche, come dicono qui, laid back, rilassato e tranquillo.
Dopodomani, andrò a vedere un altro fiordo, il più famoso e frequentato Milford Sound. Vi farò sapere quale dei due fiordi è il migliore.
Nel frattempo, che un po' della pace del Doubtful Sound (e un po' del suo silenzio) vi raggiunga tutti.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco perchè penso tu abbia fatto cosa ottima a decidere di partire completamente da sola e così lontano dopo anni di studio e lavoro: per decidere il seguito della propria esistenza occorre per un attimo, anche fatto di tre mesi, sentire che tutto, compresa la propria vita, è in un certo senso senza troppa importanza. C'è chi, per capirlo, si limita alle vertiginose altezza di un aereo che lo porta da una parte all'altra della stessa nazione, chi si dedica alle esplorazioni psicotrope e chi viaggia e viaggia in Nuova Zelanda.