Chi sottovaluta l'intuizione commette sempre grandi errori.
E' grazie all'intuizione che sto scegliendo i luoghi da visitare (a parte la guida della lonely planet) e i posti dove fermarmi.
Se non avessi seguito il mio intuito ora sarei ,probabilmente, a farmi spennare in un qualche ristorante di Queenstown, città molto famosa da queste parti, dato che vi è stato inventato il Bungee jumping.
Ebbene da Queenstown sono passata (e credo ci tornerò pure domani), ma non mi ha colpito più di tanto. Come prima cosa è molto turistica, piena di negozi di souvenirs e di punti vendita di grandi catene alimentari e non (c'è pure Louis Vuitton). Per carità, ci sono pure locali molto carini e café deliziosi. Però, boh, non mi ispirava sin dall'inzio tutta questa smania di città dove bisogna divertirsi per forza. Quindi già avevo deciso di fermarmi in un paesello vicino (a meno di 20 km) che la Lonely definiva molto pittoresco e che mi ispirava assai.
E ho fatto benissimo.
Arrowtown, il paesello in cui mi trovo, è una piccola perla e sembra letteralmente uscito da un altro mondo.
Appena arrivi, ti accolgono viali alberati (che dicono incantevoli in autunno) e le abitazioni sono tutte rappresentate da cottage in legno.
(questo è l'ufficio postale)
il centro storico (in realtà una sola via) è anch'esso sullo stesso stile cottage e ti suscita una duplice sensazione: da una parte, pensi di essere finito nel far-west e ti aspetti che John Wayne esca sparandoti da una porta
dall'altra ti sembra quasi di stare in europa (francia e svizzera) quando ti compaiono di fronte localini come questi
In realtà pure qui è pieno zeppo di turisti, ma almeno c'è un certo stile.
Arrowtown divenne famosa nell'Ottocento, in seguito alla scoperta dell'oro nelle sabbie dell'Arrow River (ancora oggi l'Arrow e alcuni fiumi limitrofi sono tra i corsi d'acqua più ricchi di oro al mondo).
La corsa all'oro fu un avvenimento molto importante nella storia di questa regione e, in parte, ne sono sopravvissute le testimonianze nell'inquietante insediamento cinese (trattasi delle baracche in cui vivevano i primi cinesi immigrati in Nuova Zelanda attirati dal metallo giallo).
I cinesi, giunti in Nuova Zelanda per migliorare la propria condizione sociale, furono male accolti dalla popolazione bianca locale, ragion per cui fecero comunità tra di loro, vivendo in queste specie di baracche, lavorando da mattina a sera.
La regione in cui mi trovo è anche famosa per la produzione di vino (vantando aziende vinicole tra le più a sud del mondo) e oggi non mi sono certo fatta mancare una visita in ben tre di queste aziende, per gustare il Pinot nero (ne ho acquistata pure una bottiglia di una qualità con caratteristiche a dir poco peculiari), che ha vinto premi a livello mondiale.
In un'azienda ho pure allegramente pranzato accompagnata da un ottimo Sauvignon Blanc e una specie di Riesling passito.
Ecco il mio piatto tipo mediterraneo con ogni ben di dio
e il dessert (cheesecake al cioccolato bianco) con coulisse al limone e biscottini alla mandorla ed albicocca
già vi vedo che sbavate come questo gatto sul cartello della cioccolateria
io, invece dopo tutto sto bere “lilac wine I feel unsteady”.
martedì 18 novembre 2008
I've been a miner for a heart of gold
Pubblicato da Silvia alle 10:43
Etichette: arrowtown, cinesi, corsa all'oro, nuova zelanda, Otago centrale, pinot nero
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
9 commenti:
Come biasimare chi aborrisce gli occhi a mandorla?
E, comunque, quello Mi pare evidentemente il cheseecake dell'anno.
RiportaCela una bottiglia di quello buono, Mi raccomando.
farò il possibile...peso della valigia e regolamento del cazzo che vieta i liquidi, permettendo
Intanto, ricambio con una canzone del Mio ultimo loop, gli Hooverphonic, che per titolo e testo, penso ti accompagnerebbe benissimo in questo viaggio.
Si chiama, pensa un po', Waves:
http://www.divshare.com/download/5857139-b1d
These gigantic waves just take me
To an unknown destination
Under the moonlight
Feel free to join me on my trip
The tide will take us far
Beyond midnight
Stars will guide us through this
Exotic white
Stars won't be able to fool the knowledge
Of the magic dice
This sea breeze is refreshing
While the dolphins sing about
These psychedelic moods
These waves keep you going
'Till you finally forget
Your original roots
Stars will guide us through this
Exotic white
Stars won't be able to fool the knowledge
Of the magic dice
Wave after wave
sembravero il Far West :D
chissà se il gattino sa ballare l'haka:P
gli Hooverphonics!!!♥ ♥ ♥
ma che sti tasti non funzionano?:/
volevo scrvere che sembra davvero il Far West:D
Ciao dott.
Dopo innumerevoli tentativi sono finalmente riuscita (grazie al supporto tecnico di Andrea) a iscrivermi per poterti scrivere due righe.
Il paesello che hai visitato mi ricorda tanto 1 posticino carino e confortevole dove tutti si vogliono molto bene...il centro del paese sull'unica via che lo attraversa...i localini tipici...le casette basse...manca solo il crai.
Per ora nessuna news succosa.
Ciao.
All'improvviso mi pongo questo quesito esistenziale: ma si sarà portata la parrucca di Santa?? Ti prego dimmi di sì!
Attendo foto dell'uccello kiwi con parrucca platino.
:-)
Uhm... questo silenzio che inizia a protrarsi è dovuto al fatto che, giustamente, sei meglio impegnata a scofanarti l'impossibile??
Mi fa tanta fame vedere tutti 'sti cheesecakes... vorrei ricambiare.
Qui si cucinò l'orrenda bagna cauda nei giorni scorsi... interessa?!
ciao ju! come nessuna news succosa dal mio paese natale??? che palle... non succede mai niente (a parte duplici omicidi s'intende)..
marchiolo...la parrucca l'ho lasciata a casa... ma so che tu puoi fare un fotomontaggio di un kiwi con la parrucca di santa. so che ce la puoi fare. sempre se alzi il culo!
Posta un commento